La costruzione di un contesto acustico deve corrispondere a qualità che sono nel loro insieme semplicemente musicali, perciò non può essere arbitraria. Le caratteristiche tecniche di un ambiente risonante determinano timbro e ampiezza dell’evento, sono in qualche modo intonate e corrispondono a norme acustiche, quello che ci interessa è in quale modo determinino la qualità dell’esecuzione prima e dell’ascolto poi.

Non è solo la progettazione della sala professionale però quello che ci interessa, ancora di più è lo speciale, peculiare carattere di uno spazio architettonico ad attirare il nostro interesse: le sue qualità complesse, a volte “sbagliate”, possono essere molto attraenti. Normalmente l’intera esperienza sonora è determinata dal contesto ed è molto interessante che le caratteristiche impreviste diano luogo a sonorità difficilmente ripetibili.

Questa onorabilità dell’errore è implicita nel nostro progetto, alla scoperta come siamo di intenzioni nascoste. Portando l’attenzione sul corpo esteso del nostro ambiente percettivo lo alteriamo: tale ambiente percettivo, diciamo così, immaturo, è solo un pretesto che va fatto crescere e sviluppare, in una ricerca estesa che ci arricchisce enormemente.

Nostro compito primario, nell’affrontare un edificio meno che familiare, è il rilassamento del corpo. Braccia e gambe devono essere fluenti e ben irrorate di sangue, il collo morbido, la schiena diritta e decontratta. Solo allora potremo riconoscere la risonanza implicita nell’edificio stesso: la formidabile influenza che l’edificio stesso esercita su ogni evento sonoro al proprio interno.

the sound of flowing waters, upcurrent