When a resonance arises among accidents, perception and conceptualization we can place the process of our morphodynamical maps of reality, we realize a competence gain: we acquire a meaning, a comprehension.

Giancarlo Toniutti Space as a cultural substratum in Site of Sound: of architecture and the ear

La comprensione, il rendere proprio lo spazio in cui ci troviamo, l’assimilarlo, l’accettarlo, è spesso una esperienza acustica. Se il suono è il movimento interno di uno spazio possiamo anche intenderlo come modo semplificato di percezione. Questo significa che solo il movimento udibile di uno spazio può ottenere un significato, e che solo ciò che è udibile può darci una indicazione completa della natura di quello spazio.

La dimensione naturale di uno spazio è spesso profondamente terrestre, in opposizione a suoni di natura più celeste. In una realtà sfaccettata intuire maggiormente gli uni o gli altri è spesso una questione di disposizione mirata, di scelta inconsapevole. Perchè essi sono presenti simultaneamente in grande quantità, in un tessuto sonoro multidimensionale.

Qui il suono principale è quello del suolo, membrana vibrante su dimensione colossale che contiene le armoniche più profonde che l’orecchio umano possa intendere, insieme a vibrazioni che sono avvertite con altri sensi, e pare si intenda staccarsi molto poco dalla ricchezza di questo amatissimo suolo. Terre Thaemlitz crede profondamente nella dimensione sonora della crosta del paesaggio, nella sua qualità di interfaccia tra la natura profondamente terrestre e quella più elevata. Il suo umanesimo consiste della coltivazione dell’energia che si svolge tra le due, a partire dal basso.

Ed è un suono ricco, raffinatissimo dal quale ci lasciamo avvolgere, in una musicalità estrema, eterea, da cui possiamo farci orientare nella nostra ricerca di una posizione crepuscolare, confortevole ed emozionante, adatta alla cultura umana.

Terre Thaemlitz is an award winning multi-media producer, writer, public speaker, educator, audio remixer, DJ and owner of the Comatonse Recordings record label. His work critically combines themes of identity politics – including gender, sexuality, class, linguistics, ethnicity and race – with an ongoing critique of the socio-economics of commercial media production. This diversity of themes is matched by Thaemlitz’ wide range of production styles, which include electroacoustic computer music, club oriented deep house, digital jazz, ambient, and computer composed neo-expressionist piano solos. Accordingly, his audio projects have found release on an eclectic variety of record labels ranging from the Deleuze-influenced label Mille Plateaux, to YMO founder Haruomi Hosono’s Daisyworld Discs, to Bill Laswell’s Subharmonic Records, to Universal Music Germany’s Classical Division, to the UK dance label Disorient, and so on. Graphic design, photography, illustration, text and video also play an important part in Thaemlitz’ projects. His writings on music and culture have been published internationally in a number of books, academic journals and magazines. As a speaker and educator on issues of non-essentialist transgenderism and pansexual Queer sexuality, Thaemlitz has participated in panel discussions throughout Europe and Japan, as well as held numerous cross-cultural sensitivity workshops at Tokyo’s Uplink Factory, near his current residence in Kawasaki, Japan.