A recognisable characteristic of mastery:
everything is meaningful;
alternatively expressed, nothing is arbitrary.

Le relazioni naturali fra musica ed architettura non sono solo quelle intrinseche ai luoghi di produzione vera e propria. Particolari statement concettuali e politici prendono corpo in una e nell’altra forma, talvolta di concerto. L’apertura all’ascolto, alla percezione delle cose come sono e non come le desideriamo, è la grande caratteristica che distingue alcune delle produzioni musicali più recenti, come noi qui spesso consideriamo.

Anche nell’architettura di Toyo Ito ci sono implicazioni sonore notevoli e rilevanti. Questo particolare edificio è dedicato alla notte, chè esso vive di luce artificiale proiettata all’interno da una miriade di riflettori controllati dai flussi naturali e dai transiti umani. In questo disco, ugualmente, non ci sono tastiere e altri dispositivi controllati a mano, la tecnica di produzione è basata, alla stessa maniera, sugli influssi ambientali.

Forse, interrotta la relazione con la fonte di inspirazione, questo disco non possiede una forza espressiva sufficiente, un po’ come accade per esempio a qualunque relazione fotografica, ma ugualmente il tentativo dei due protagonisti possiede una qualità rara. Probabilmente tra i musicisti che consideriamo qui protagonisti dell’arte ambientale non è ancora emerso un vero e proprio genio. Questo è un tratto che considero assolutamente rilevante in tale speciale dominio: l’artista anonimo, al servizio di una percezione allargata senza l’affermazione della propria personalità, francamente, è il mio vero eroe.