Nusrat is My Elvis (Jeff Buckley)
Essere esposti alla voce di Nusrat Fateh Alì Khan poteva procurare un prepotente turbamento in alcune menti impreparate. Sfortunatamente la prematura dipartita del nostro, dieci anni fa, ha reso impossibile questo evento capitale, ci rimane, come in alcuni altri casi che prenderemo in esame, questo eccezionale documento. Girato in casa del maestro, in Pakistan, in una provvidenziale intervista condotta dal suo fedele assistente in questo caso: Michael Brook. Abbiamo qui modo di comprendere qualcosa di più riguardo all’immenso potere del suono prodotto da quest’uomo.
La tradizione del canto melismatico incentrata su di un solista di qualità spirituale superiore sembra del tutto comprensibile da parte nostra. Nusrat infatti ebbe un successo notevolissimo in Francia, in Europa e pure negli Stati Uniti, dove ebbe modo di essere accolto da grande qual’era. Osservarlo in casa sua, in un paese che non potrebbe essere meno comprensibile ce lo rende tanto alieno quanto attraente, distante quanto familiare.
L’avventura di un documentario come questo, consiste spesso di un racconto che da troppe cose per scontate, in realtà credo che il regista sia stato sconvolto quanto noi dall’aura e dal clima creato in questi luoghi da quest’uomo. Restate calmi, ed affrontate il viaggio.
[…] l’ascolto estatico poteva avere luogo anche senza la preparazione ordinaria. Perchè Nusrat non era solo un Cantante Musulmano e Pakistano ma il veicolo disciplinato della voce di […]